La
mattina del 24 Maggio 2006 l'amico Silvio Beltrami mi ha telefonato
e con voce rotta dall'emozione mi ha dato quella notizia che mai
avrei voluto sapere: Roberto se ne era andato, dopo aver lottato
per lungo tempo contro una malattia che a tratti lo aveva debilitato
fisicamente ma che non era riuscita a vincerlo mentalmente, sempre
proiettato su progetti futuri e cose ancora da fare e scoprire.
D'un tratto mi sono sentito come disconnesso, perso, ed il pensiero
che da allora, telefonando a Santa Croce, avrei solo sentito la
sua voce registrata sulla segreteria telefonica, mi ha stretto
in una morsa inesorabile. Ho
perso un amico, un compagno di "zingarate" ma soprattutto
un fratello maggiore che mi ha sempre aiutato a risolvere i piccoli
grandi problemi della vita quotidiana.Le sue capacità di
liutaio sopraffino ed immenso conoscitore di tutto quello che
contiene una valvola al suo interno erano internazionalmente riconosciute
al punto che il più famoso negozio di chitarre vintage
al mondo, George Gruhn (Nashville, USA) - www.gruhn.com
- gli aveva proposto di entrare a far parte dello staff.
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ROBERTO
CON SILVIO BELTRAMI
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Non
esiste chitarra d'annata in Italia che non sia passata dal suo laboratorio
per una valutazione ed ho visto personalmente clienti trattenere
il fiato, nella speranza che non vi trovasse qualche "taroccamento".
E' riuscito nella costruzione di due meravigliosi amplificatori,
il "Mojo" (30 watt sullo stile dell'AC30) ed il MiniMojo
(15 watt) del quale esiste soltanto un unico prototipo che ha deliziato
le orecchie dei fortunati che ai vari Second Hand (Milano ed Ancona)
- www.accordo.it
- hanno potuto sentirlo all'opera. E che dire delle sue Spacecaster
e Skycaster? |
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ROBERTO
ED IL SUO AMPLIFICATORE "MOJO" AL SECOND HAND DI MILANO |
LE
PARTI INTERNE DELL'AMPLIFICATORE "MOJO" |
Invidio
moltissimo coloro che hanno la fortuna di possederne una, ed è
un peccato che i numerosi clienti in attesa di tali chitarre non
possano più coronare il sogno di vederle costruite dal "maestro.Un
discorso a parte merita tutto quello che Roberto ha fatto nell'ambito
del mondo Shadows, che è stato anche il motore che lo ha
ispirato e trascinato nella sua avventura musicale.
Come tanti di voi ha cominciato a suonare la chitarra stregato da
"quel suono" e l'ha inseguito fino all'ultimo, ha sperimentato
lo sperimentabile ed ha lasciato un bagaglio di informazioni importantissime.
Chi se non lui poteva salire su un aereo per andare a riscovare
un signore inglese, abitante a New York, dal nome Malcolm Addey,
ingegnere del suono ad Abbey Road e responsabile di tutte le registrazioni
degli Shadows dal 1958 al 1966 ed appassionarlo a tal punto da convincerlo
a scrivere un libro con lui sul suono degli Shadows? Il
libro, intitolato "That Sound!" è
una fonte interessantissima di notizie e suggerimenti per riuscire
ad avvicinarsi al meraviglioso quanto elusivo (ed irripetibile?)
suono del primo Marvin. |
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ROBERTO
CON MARCO MANUSSO |
LA
COPERTINA DEL LIBRO "THAT SOUND" |
Ma
la sua ricerca si è spinta oltre, fino alla creazione di
un piccolo pedalino che ha voluto chiamare, su suggerimento dell'amico
Jim Nugent, "ARIAB" (Abbey Road In A Box), un filtro taglia-bassi
che emula lo stesso intervento che Malcolm Addey attuava registrando
la chitarra di Marvin. |
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PROTOTIPO
DEL PEDALE "ARIAB" |
IL
PEDALE "ARIAB" |
Roberto
è stato anche molto attivo nella divulgazione della cultura
del "vintage" in Italia, fondando con l'amico Paolo
Canevari ed Alberto Biraghi la rivista "Nashville",
la prima nel suo genere nel nostro paese. Anche i primi Second
Hand Guitar Show - www.secondhandguitars.com
- nacquero da una loro idea ed oggi rappresentano un'importantissimo
appuntamento semestrale (Milano ed Ancona) dedicato al mondo della
chitarra. Naturalmente in queste occasioni Roberto veniva inesorabilmente
tirato come una trottola da ogni conoscente per andare a dare
un'occhiata ad una chitarra, un effetto, un amplificatore perchè
era in grado di dare un giudizio inesorabilmente giusto su ogni
strumento, e tutti si fidavano del suo responso.
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ROBERTO
CON ALESSANDRO TONINI E LA SUA MAYERLIN AL SECOND HAND DI MILANO |
In
suo onore nel giornalino del Second Hand di Novembre 2006 all'Alcatraz
di Milano è stato inserito un inserto a lui dedicato, con
l'intervento di amici che hanno condiviso con lui momenti indimenticabili.
Per scaricarlo
in formato PDF cliccare cui.
Per
chi volesse una copia e non ha molto domestichezza con il PC,
fatemene richiesta mandandomi una mail a tonini.giuseppe@fastwebnet.it
In
Inghilterra Roberto aveva legato con tutti, e non poteva essere
diversamente.
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ROBERTO
CON WARREN BENNETT, FIGLIO DI BRIAN |
ROBERTO
CON BRUCE WELCH DEGLI "SHADOWS" |
Chi,
dopo l'uscita del suo libro, l'aveva aspramente criticato non ha
potuto fare a meno di riconoscere in lui un grandissimo conoscitore
del mondo Shadows, alcuni sono addirittura venuti a trovarlo in
Italia, chi lo ha conosciuto personalmente oltremanica è
stato stregato dalla sua simpatia. Jim Nugent, un'enciclopedia vivente
del mondo Shadows, aveva trovato in Roberto un grandissimo amico
e alla notizia della sua morte non ha esitato a salire in macchina
e guidare ininterrottamente ventiquattr'ore per regalargli personalmente
ed a nome di tutti gli amici inglesi un'ultimo saluto. |
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ROBERTO
CERCANDO LA STRADA CON JIM NUGENT |
ROBERTO
ANCORA CON JIM NUGENT |
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ROBERTO
CON DAVE ROBINSON |
ROBERTO
IN RAMBOUILLET, FRANCIA - APRILE 2006 |
Una
delle cose di cui vado fiero è quella di avere fatto incontrare,
qualche anno fa ad Ancona, due personaggi che non potevano correre
il rischio di non incontrarsi: Roberto e Gary Stewart Hurst (Gary
the Fuzzman), l'inventore del distorsore "Tone Bender"
usato dai miti della chitarra come Jeff beck, Jimmy Page, I Beatles,
Stevie Winwood ecc.
Ciascuno ha riconosciuto nell'altro una persona speciale e la loro
amicizia non poteva far altro che consolidarsi. Ho passato con loro
momenti bellissimi; provate ad immaginare un toscanaccio ed un inglese
italianizzato assieme nel raggio di cinque metri....beh, lo Ying
e lo Yang, l'ebano e l'avorio, ma per dirla alla McCartney, "living
in perfect harmony", come la coppia Walter Matthau e Jack Lemmon
degli ultimi film, sempre a beccarsi ma con una strizzata d'occhio
complice. |
ROBERTO
CON GARY STEWART HURST AL SECOND HAND DI ANCONA NEL 2002 |
Ma
non tutto è perduto: Roberto è riuscito a tramandare
la sua passione, la sua conoscenza ed il suo modo di vedere la vita
ad un "picciotto" di Catania che tempo addietro sentì
il bisogno di un "pellegrinaggio" a Santa Croce e, zaino
alla mano, si recò dal maestro per quello che fu il primo
di tanti periodi passati in Toscana ad imparare ad ascoltare il
suono dei legni, a cercare valvole "di quelle bone" nei
magazzini militari, quel Giuseppe Orlando - www.orlando-guitars.com/history.html
- che per fortuna di noi tutti continua la tradizione di costruire
chitarre ed amplificatori nella maniera giusta. |
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ROBERTO
CON GIUSEPPE ORLANDO DI CATANIA |
IL
MAESTRO ROBERTO AL LAVORO |
Quel
maledetto 24 Maggio 2006 la notizia della morte di Roberto si
è diffusa immediatamente perchè tutti hanno sentito
il bisigno di avvisare tutti, a dimostrazione di quanto fosse
nel cuore di chi lo conosceva, basta vedere in quanti hanno sentito
il bisogno di testimoniare il loro dolore sui forum Inglesi, Francesi
ed Italiani.
Alessandro
Tonini
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Grazie, Roberto!
Voglio
ricordarti così, con la tua chitarra, suonando col sorriso
in volto e circondato da persone che ti vogliono bene.
(Visitate
- www.youtube.com/watch?v=uvUpQY8BgwY
- per il video di Roberto che suona)
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