Ciao
Amici Shadowsiani !!!
Mi chiamo Enore Merlini, sono nato a Imola dove tuttora risiedo
e sono la chitarra solista del gruppo imolese “Imola Shadows
2000”. Avevo 15 anni mentre ascoltavo la mia vecchia radio
a valvole, rimasi improvvisamente folgorato da un suono “celestiale”
di chitarra che mai prima di allora si era sentito; erano gli
“Shadows” con il loro primo grande successo “Apache”.
I segni di quella folgorazione sono ancora tuttora evidenti.
E ora un divertente aneddoto: in quel periodo studiavo chitarra
in una scuola privata, ed avendo memorizzato molto bene quel
pezzo che avevo ascoltato alla radio e che veniva spesso riproposto,
non perdevo l’occasione di provare ad eseguirlo; e fu
così che i miei compagni di studio mi soprannominarono
“Apache”. Come musicista ho suonato in vari gruppi:
inizialmente con gli “Everest”, con i quali suonavo
musica da “balera”; poi ebbi la possibilità
di far parte dell’orchestra “Castellina-Pasi”,
sia come bassista che come chitarrista. Questo grazie al mio
maestro di solfeggio, il quale insistette perché imparassi
a leggere anche in chiave di basso; così quando si faceva
il liscio suonavo la chitarra basso, poi quando si cambiava
genere passavo alla chitarra ed eseguivo alcuni brani degli
Shadows, tra i quali Apache ed F.B.I. Questi sono stati due
anni di professionismo che mi hanno aiutato molto a crescere
come musicista.
Con questa orchestra ho avuto anche l‘onore di partecipare
all’incisione del loro primo LP. Ci fu poi il servizio
militare, al termine del quale ho suonato per quattro anni con
“I Paladini” come bassista. Suonavamo la musica
degli anni ’70 (Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath).
Poi per 12 anni ho suonato con un’orchestra locale “La
Compagnia della Notte” come chitarrista, potendo così
suonare alcuni pezzi degli Shadows, tra l’altro molto
apprezzati. L’ultima sera la facemmo il 31/12/1986, poi
come si usa dire, appesi la chitarra al chiodo (premetto che
era ed è ancora una bellissima Fender “Jaguar”
del 1970).
Per un lungo periodo, avendo la discografia completa degli “Shadows”,
li ascoltavo spesso e nello stesso tempo mi chiedevo se in Italia
o altrove ci fossero altri musicisti con la mia stessa passione.
Per caso, nel 1999, vengo a conoscenza dell’esistenza
del “Cliff and The Shadows Club Italia”, questo
grazie ad Alberto Comparini che avevo lasciato in un negozio
di dischi di Bologna del materiale informativo sul club.
Ho ancora in mente l’emozione di quel momento.
Mi metto subito in contatto con Marco Ceselli e da quel momento
è iniziata l’avventura mia e quella degli “Imola
Shadows 2000”, potendo così suonare questa bellissima
musica e conoscere persone meravigliose. Credetemi !!! A
suonarla provo grandi emozioni, anche se è un tipo di
musica pieno di insidie.
Questa in sintesi è la mia storia di musicista!
Ora vi racconto come sono nati gli “Imola
Shadows 2000”.
Dopo avere conosciuto Marco Ceselli gli spiegai che a Imola
c’erano le condizioni per poter formare un gruppo musicale
e qualcos’altro, stimolato da lui, mi sono messo al lavoro.
Prima cosa, ho acquistato una “Stratocaster” poi,
memore di vecchie amicizie appassionate della musica degli “Shadows”
mi sono messo al lavoro per formare il gruppo vero e proprio.
Prima di tutto ho interpellato Piero Vergnani, che con grande
entusiasmo ha accettato. Dopo varie peripezie sono riuscito
a mettermi in contatto con Walter Tampieri (erano anni che non
ci frequentavamo). Premetto che io, Piero, Walter ed un batterista
di Imola molto noto, all’età di 17 anni circa,
partecipammo ad un concorso di complessi e Walter essendo un
grande appassionato di Cliff Richard, ma anche degli Shadows,
cantò tre canzoni del suo beniamino. Come vedete c’erano
tutto i presupposti perché anche Walter accettasse. E
così fu!
Eravamo a fine settembre del 1999, ed in tre eravamo pronti,
mancava solo il batterista. Nel frattempo con grandissima emozione
fui presente al meeting nazionale a Tortona (naturalmente come
spettatore). Altra premessa: personalmente degli Shadows mi
è sempre affascinato il sound prima maniera, (un basso
un po’ in ombra ma molto preciso, una chitarra ritmica
fatata ed una batteria molto discreta ma di assoluta precisione
e di grande fantasia).
A Tortona vi erano bravi solisti, ottimi bassisti, bravissimi
batteristi, ma dello Shadows sound poca roba (questo per quello
che riguarda i complessi, anche se sono migliorati notevolmente
nell’arco del tempo). Per coloro che hanno suonato sulle
basi, decisamente meglio. Notai subito (senza offesa per nessuno)
che il modo un po’ troppo rockettaro dei batteristi (ripeto,
tecnicamente validissimi, ritmi ok) tendeva a snaturare lo Shadows
Sound. Cominciai così a chiedermi se ad Imola o dintorni
esistesse un batterista che avesse, sempre a parer mio, la caratteristica
giusta per la nostra musica.
Mi balzò in mente subito Gianni Zimino, batterista precisissimo
nei ritmi e discreto come intensità esecutiva.Gianni
ha suonato per una decina di anni nei Night Club di mezza Europa
ed ha alla radice la passione per il Jazz (George Shearing,
Gerry Mulligan, Chet Baker, Dave Brubeck con il grande Paul
Desmond). Così gli parlai di questo nostro progetto;
dapprima fu un po’ titubante, conoscendo pochissimo per
non dire niente questo tipo di musica. Poi accadde che gli passai
una musicassetta degli Shadows, ed è finita come tutti
sapete, un po’ per l’amicizia che ci lega e anche
perché, testuali parole di Gianni
“ Ho apprezzato molto le ritmiche per niente banali e
molto raffinate di Tony Meehan”. E così un po’
alla volta si è appassionato anche a lui a questa musica.
Per noi Gianni è fondamentale.
Ci siamo messi subito di grande impegno preparando 5 o 6 pezzi
da presentare al nostra primo meeting imolese “Ricordando
Renato Vignocchi” (Marzo 2000). Dopo un paio di anni circa,
Walter per motivi famigliari ha dovuto smettere.
Al suo posto è entrato “Jo” Christian, eccellente
chitarrista ma attratto da echi musicali diversi. Poi, per nostra
fortuna, abbiamo conosciuto Marco Carroli, chitarra ritmica
(anche se ultimamente fa qualcosa da solista), tastiere e voce,
che ci ha permesso di migliorare il repertorio Shadows e di
intervallarlo con canzoni anni ’50/’60, molto gradite
nelle nostre serate. Il resto è storia recente.
Perché “Imola Shadows 2000” ? Provate ad
immaginarlo !!!
Cordiali Saluti ed un grazie per le grandi emozioni e l’amicizia
che ci avete dimostrato.